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E-commerce: cambiano le regole

Dal 13 giugno entreranno in vigore le nuove normative per il commercio elettronico, sancite dalla Direttiva Europea 2011/83/CE dello scorso 26 marzo. Obiettivo di questo aggiornamento è creare delle regole universali, valide per tutti i paesi, che garantiscano ai merchant e agli utenti fiducia, trasparenza e sicurezza.

Quello degli acquisti tramite e-commerce è un dato in crescita anche nel nostro Paese: +18% nel 2013 rispetto all’anno precedente, per un fatturato complessivo di 12 miliardi di euro (dati Assintel Report 2013). E con le nuove regole europee probabilmente ci saranno ulteriori benefici, a tutto vantaggio dei consumatori.

Cosa cambierà?

Ecco, in sintesi, alcune delle novità.

Reso della merce

Una volta ricevuto l’oggetto acquistato, si avranno a disposizione 14 giorni (non più 10) per effettuare la restituzione della merce.

Dopo aver comunicato al venditore tale volontà, si avranno altri ulteriori 14 giorni per spedire i prodotti che non si vogliono più. Dal momento della spedizione da parte del consumatore, il merchant dovrà – entro 14 giorni – provvedere al rimborso del denaro.

Trasparenza

Ogni oggetto messo in vendita dovrà recare indicazioni chiare e precise su

  • identità del venditore;
  • costi del prodotto (e le eventuali imposte);
  • spese di spedizione e modalità di pagamento accettate.

Inoltre dovrà essere presente una descrizione precisa e accurata del bene o del servizio.

Sarà fatto obbligo per il venditore dichiarare quali sono gli eventuali costi a carico del consumatore per la restituzione della merce. In caso contrario tali spese saranno a carico del merchant.

Cambiano anche i contratti a distanza

Le nuove norme interessano anche i contratti a distanza (quelli stipulati telefonicamente o tramite catalogo). Per abilitare un servizio (o spedire un prodotto) sarà necessario inviare un contratto cartaceo che il cliente dovrà firmare. Una misura a tutela del consumatore, ma che potrebbe allungare di molto i tempi burocratici: per ovviare a questo inconveniente si stanno già valutando meccanismi di registrazione digitale certificata o con firma elettronica.

Per maggiori dettagli leggete lo speciale de Il Sole 24 ore dedicato all’argomento.